La direttiva “Case Green” dell’Unione Europea mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici per ridurre le emissioni e i consumi. In sintesi, prevede che gli edifici residenziali riducano il consumo energetico, con scadenze e classi energetiche specifiche, e che i nuovi edifici siano a emissioni zero. Inoltre, si incentivano l’uso di fonti rinnovabili, come il solare, e l’abbandono dei combustibili fossili nel riscaldamento.
Ecco i punti chiave della direttiva:
Riduzione del consumo energetico degli edifici e raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Riduzione del consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, con priorità agli edifici meno efficienti.
Emissioni zero a partire dal 2030 (2028 per quelli pubblici).
Obbligo di adeguamento degli edifici esistenti, con priorità a quelli meno efficienti, per raggiungere le classi energetiche E entro il 2030 e D entro il 2033.
Incentivazione all’uso di fonti rinnovabili, come l’energia solare, per tutti i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.
Divieto di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili dal 2035, con graduale eliminazione di incentivi per caldaie a combustibili fossili.
La direttiva non prevede sanzioni specifiche, ma gli stati membri dovranno definire le modalità di attuazione e le eventuali conseguenze del mancato adeguamento.
In Italia, la direttiva dovrà essere recepita entro due anni dalla sua approvazione formale, e si prevede che porterà a nuovi obblighi anche per la Pubblica Amministrazione. L’obiettivo finale è quello di decarbonizzare il patrimonio edilizio europeo entro il 2050, rendendo tutti gli edifici a emissioni zero.